Il Diario Mandalico e la “Grande Ruota delle Forme Mandala” (II parte)

la grande ruota

” Il Sè non è soltanto il centro, ma anche l’intero perimetro che abbraccia coscienza e inconscio insieme; è il centro di questa totalità, così come l’Io è il centro della mente cosciente” C.G.Jung

Proseguiamo la comparazione tra la “Grande Ruota” messa a punto da Joan Kellogg e le forme che possono mergere nel nostro “diario mandalico” tra un passo e l’altro del percorso attraverso il Mandala-Evolutivo©.

Stadio7: la QUADRATURA DEL CERCHIO

In questo stadio la tensione degli opposti trova la sua risoluzione. Ci invade un grande senso di autonomia.

Siamo al culmine della “Grande Ruota” dove dall’Essere (curvilineo  e materno) passiamo al Fare (rettilineo e paterno).

Qui comincia  prendere spazio l’Io Posso nato da una ritrovata fiducia in se stessi. Siamo pronti a riconoscerci capaci di intraprendere azioni invece di essere contenitori passivi delle azioni degli altri.

E’ anche lo stadio in cui si completa il distacco dalle figure genitoriali ormai introiettate dentro di noi e si inizia a prendere posizione su quello che sentiamo giusto per noi.

Dal punto di vista grafico i Mandala della “Quadratura del Cerchio” presentano una divisione in quattro.

Le figure che emergono più frequentemente sono croci, quadrati, stelle e fiori con quattro petali che indicano l’integrazione degli opposti e in particolare l’integrazione del nostro maschile con il nostro femminile. Quell’unione di Animus e Anima presupposto per diventare ciò che siamo destinati ad essere.

L’effetto negativo di una mancata integrazione a questo stadio può farci ricadere nella posizione diametralmente opposta: il Vuoto.

Nel percorso attraverso il Mandala-Evolutivo© e di conseguenza nel nostro “diario mandalico” possono emergere simboli simili a questo stadio subito prima, come preparazione, o dopo, come verifica, nel “Mandala dell’integrazione delle polarità”. Nel momento in cui la Luce e l’Ombra che vivono dentro di noi trovano la loro completezza in un diagramma armonico.

Stadio 8: l’IO FUNZIONALE

Questo stadio è caratterizzato dalla precisa presa di consapevolezza del nostro Io; la coscienza individuale ha completato il suo processo. Ora siamo pronti per partecipare attivamente alla realtà cominciando a trasformare le nostre ispirazioni in progetti attuabili.

E’ il momento di passaggio verso la mobilizzazione della nostra volontà e la conseguente assunzione di responsabilità nei confronti della nostra vita.

Per la Kellogg lo stadio 8 “simboleggia il potere dell’uomo” che ritroviamo nei simboli caratteristici dei Mandala disegnati da persone che si trovano a questo punto della loro crescita interiore.

Possono comparire, infatti, stelle a cinque punte e fiori a cinque petali, metafore della figura umana con i piedi saldamente piantati per terra e le braccia stese pronte ad incontrare il mondo.

Nell’iter del Mandala-Evolutivo© possiamo trovare i simboli relativi allo stadio 8 dopo il “mandala dell’Integrazione” dove, una volta conosciuti e com-presi gli aspetti polarizzati che ci distinguono, siamo pronti a Volere e Creare.

In questo contesto può anche prendere forma la sfida che ci aspetta nei passi successivi: trovare l’equilibrio tra gli obiettivi individuali e il mondo in cui siamo inseriti. Quindi, in questo caso, incontrare l’emersione di strutture simili dopo il “Mandala dei desideri – una nuova progettualità”, passo in cui avviene la trasformazione dei “sogni” in proposte e impegni reali.

Stadio 9: la CRISTALLIZZAZIONE

Momento di pace, di completezza e appagamento; nello stadio 9 possiamo arrivare ad una chiara visione del mondo e del nostro posto in esso.

Per la Kellogg questa fase richiama l’età matura della vita, la cui sfida è quella di godere del meglio dei risultati che abbiamo ottenuto imparando il non attaccamento.

Potremmo paragonare questo stadio ad un fermo immagine di un momento “perfetto” da contemplare.

I Mandala della “Cristallizzazione” hanno prevalentemente forme armoniche e vi compaiono un’ampia gamma di colori.

Dal punto di vista dell’organizzazione spaziale hanno un centro e figure che si espandono verso la circonferenza. La costruzione spesso molto complessa ha bisogno di un’accurata esecuzione.

Nel percorso di crescita attraverso il Mandala-Evolutivo© potrebbero affiorare disegni simili a questo stadio un po’ dopo tutti i “passi” come completamento e sedimentazione del processo messo in atto durante il lavoro relativo alla tematica esplorata di volta in volta e come espansione di consapevolezza che porta in figura l’adulto “centrato” in equilibrio tra pensiero ed emozione per un momento di sana ammirazione di sé.

Stadio 10: I CANCELLI della MORTE

Siamo alla fine dei un ciclo. Modi di essere, prima così fondamentali per il nostro vivere, hanno fatto il loro tempo. E’ ora di lasciare andare.

Scrive Joan Kellogg “i Cancellli della Morte rappresentano la morte di contenuti consci obsoleti e il dolore del cambiamento”

La sfida di questo passaggio è quella di lasciarsi alle spalle parti di noi ormai diventate “di troppo” vivendo la tristezza di questo abbandono.

L’interesse è centrato su noi stessi sempre più consapevoli del nostro mondo interiore.

I diagrammi di questo stadio presentano spesso la figura della Croce, simbolo della sofferenza da attraversare rinunciando ad aspetti di noi che, pur essendo ormai disfunzionali, hanno fatto parte della nostra vita per molto tempo.

A volte potrebbe anche comparire al centro un Triangolo con il vertice verso il basso ad indicare la discesa all’interno di noi stessi alla ricerca di rinnovamento.

Nel “diario mandalico”, supporto al cammino attraverso il Mandala-Evolutivo©, possono apparire le forme di questo stadio dopo il “Mandala del lasciare andare”, il Mandala fatto con la sabbia e l’unico a venire distrutto. Momento di forte commozione per il saluto rituale all’Io che ero.

Commiato che continuerà con il passo successivo “il Mandala della perdita” in cui si sancisce la separazione definitiva di quella parte di noi che ci ha accompagnato nel bene e nel male fino ad ora.

Stadio 11: la FRAMMENTAZIONE

Momento di paura, ansia, confusione, perdita di senso. Il nostro mondo si è infranto, tutto ha perso significato. Sentiamo di essere in balia di forze di cui non abbiamo il controllo.

La sfida di questo stadio è lasciare che il nostro mondo precedente si disintegri. E’ necessario ripercorrere nuovamente l’esperienza della perdita dall’originaria beatitudine come definitiva purificazione per liberarci dal suo ricordo senza esserne più condizionati e rigenerarci completamente.

I Mandala di questo stadio hanno diagrammi simili a torte tagliate a fette, ogni pezzo di un colore diverso, senza un centro ben definito. Oppure ricordano dei patchwork cuciti senza ordine e armonia. I colori tendono ad essere scuri o all’opposto stridenti; spesso il senso di disgregazione è dato dalla stesura delle tinte in modo sovrapposto e pasticciato.

Nel Mandala-Evolutivo© potremmo trovare disegni analoghi a questo stadio della “Grande Ruota” dopo il “Mandala della Perdita” come momento di disorientamento di fronte ad una nuova coscienza di cui non abbiamo ancora il controllo totale.

Ci sembra di non sapere più chi siamo e per un momento pensiamo vani i “passi” fatti fino ad ora. C’è bisogno di ripercorrere la strada nuovamente a contatto con ciò che ci siamo lasciati alle spalle, vivendone ancora una volta il dolore come immersione finale prima della definitiva riunificazione con il nostro Sé.

Stadio 12: ESTASI TRASCENDENTE

Siamo finalmente a casa: l’Io si riunisce al Sé e diventa espressione del suo dinamismo.

La nostra vita psichica si organizza interno a questo nucleo centrale (il Sé) assumendolo come suo unico e vero centro.

Ci pervade la Gioia e l’armonia sentendoci parte di un tutto che fluisce con la sua energia intorno a noi.

La sfida di questa fase è quella di accogliere con gratitudine lo stato di grazia nel quale ci troviamo conservando il seme luminoso frutto di questa esperienza da piantare come nuovo inizio per un ulteriore ciclo evolutivo.

I Mandala di questo stadio, dice la Kellogg, presentano spesso nel centro una fontana, un calice o una coppa che riceve luce dall’alto. A volte il colore, una combinazione di chiaro e scuro, può uscire dai margini del cerchio irradiando all’esterno. E’ il momento della massima espansione dove finalmente possiamo godere e gioire dei nostri frutti.

Nel Mandala-Evolutivo© ritroviamo i simboli di questo stadio dopo il passo del “Mandala della Gioia”, momento di auto-celebrazione e auto-riconoscimento del cammino fatto.

L’individuazione è compiuta, il Sé ha preso il suo posto centrale nell’organizzazione della nostra psiche. E’ la fase dell’accettazione dei “pieni” e dei “vuoti” che fanno parte del vivere pienamente la vita, senza più maschere o evitamenti bensì completamente responsabili del nostro essere al mondo.

Siamo pronti ad incominciare un nuovo ciclo evolutivo che porterà alla “Nuova Forma” che andremo ad esplorare nell’ultimo passo del Mandala-Evolutivo© come conclusione del viaggio ed inizio di un nuovo “giro di giostra” ….

Questa mia comparazione, così come pure la “Grande Ruota”, ovviamente, non deve essere presa alla lettera. Può darsi che la nostra crescita personale non segua esattamente questo ordine e che il confronto tra i vari stadi della “Grande Ruota” e i simboli e le forme che possono emergere tra un passo e l’altro del Mandala-Evolutivo© non corrisponda pienamente.

Può capitare che ci siano dei salti tra uno “stadio” e un “passo”, oppure che si vada avanti e indietro tra le varie fasi del ciclo anche se si procede, invece, nell’esplorazione dei passi del Mandala-Evolutivo©; o ancora che uno stadio emerga più frequentemente nel “diario mandalico” o che un altro non compaia affatto.

Ricordiamo ci che l’ultima parola è sempre quella del protagonista del percorso, colui che incarna l’Eroe in viaggio. E’ lui il solo depositario della verità; i simboli che affiorano nel diagramma sono i suoi simboli emersi per indicargli il suo cammino. Apparsi per rivelargli i movimenti sulla strada per l’individuazione e starà a lui e solo a lui cogliere il profondo significato che essi vogliono trasmettergli.

Noi come agevolatori siamo solo degli umili accompagnatori che con immenso rispetto  scortiamo l’Eroe nel suo viaggio iniziatico di ricerca e conoscenza di sé.

Il Diario Mandalico e la “Grande Ruota delle Forme Mandala” (I parte)

“ Il Mandala è il centro, è l’espressione di tutte le vie, è la via verso l’individuazione” C.Jung

Nel cammino di conoscenza di Sé attraverso il Mandala-Evolutivo© un valido alleato nel nostro procedere è costituito dal “Diario Mandalico”.

Il “Diario Mandalico” è uno strumento di autocontenimento e autoesplorazione dove depositare ulteriore figure che possono emergere tra un “passo” e l’altro.

E’ molto importante che le forme affiorino senza giudizio accettando il loro apparire con mente e cuore e spirito aperti per poter cogliere il messaggio che si cela sotto di esse.

Ogni passo del Mandala-Evolutivo© ci avvicina al Sé, ciò che sta all’inizio della nostra vita psichica e ne costituisce la realizzazione, espressione indifferenziata di tutte le nostre possibilità.

L’avanzamento rappresentato dai vari “passi” spesso non si esaurisce nel diagramma relativo alla tematica esplorata nel momento, bensì ha bisogno di elaborare i simboli emersi in altre figure che completino e sedimentino la consapevolezza acquisita. Solo così il passaggio al passo successivo sarà un vero andare verso il nostro Sé.

Un aiuto per facilitare la lettura personale dei diagrammi del “Diario Mandalico” e nel comprendere il loro rapporto con il Sé, lo troviamo nella “Grande Ruota delle forme dei Mandala” messa a punto da Joan Kellogg, arteterapeuta americana una delle prime ad aver usato il Mandala come mezzo di crescita personale.

la grande ruota

Stadi archetipici della Grande Ruota (Joan Kellogg) tratta da Susanne Fincher “I Mandala” ed. Astrolabio

La “Grande Ruota” consiste in 12 Mandala archetipo che rispecchiano il “percorso a spirale dello sviluppo psicologico” e nel caso del Mandala-Evolutivo© forme simili a quelle indicate dalla Kellogg potrebbero emergere tra un passo e l’altro ed essere fonte di ulteriore consapevolezza.

Vediamo ora uno per uno i Mandala dei vari stadi della “Grande Ruota” con le possibili associazioni ai passi del Mandala-Evolutivo©.

STADIO 1: il VUOTO

Questo stadio può essere paragonabile al principio della creazione, alla divisione tra il buio e la luce e quindi all’inizio della dualità che caratterizza tutta l’esistenza umana.

Dal punto di vista della crescita personale può essere il momento dell’inizio in cui comincia la ricerca di armonizzazione degli opposti.

Graficamente, ha notato la Kellogg, i Mandala di questo stadio hanno tinte scure, sono poco strutturati con spazi lasciati senza colori.

Spesso sono Mandala che, nel percorso del Mandala-Evolutivo©, vengono disegnati dopo aver esplorato al “Forma” anche se questa è ricca e articolata. Sono il messaggio che il nostro inconscio ci sta mandando dell’inizio del viaggio, dove al di là dell’identificazione con linee e colori c’è la prima presa di consapevolezza di essere al principio della nostra crescita.

STADIO 2: BEATITUDINE

In questo stadio si vive l’esperienza dell’Innocente, un tutt’uno indifferenziato senza una netta percezione dei confini delll’Io. L’Innocente è la parte di noi che crede nella vita; è l’individuo “prima della caduta” che ricorda il mondo protetto dell’utero materno e che vuole riconquistare e vivere nel Paradiso Terrestre, ovunque esso sia.

I Mandala di questo stadio sono caratterizzati dall’assenza di una struttura precisa, possiamo trovare piccole forme quasi sparse a caso all’interno del diagramma. E’ ancora indefinito l’aspetto di un futuro sviluppo, si galleggia nelle infinite possibilità senza una mirata consapevolezza di cosa scegliere e quale direzione prendere.

Nel cammino del Mandala-Evolutivo© potremmo trovare questo stadio sia dopo il passo del “lì e allora”, il “Mandala dell’infanzia”, quando il diagramma associato alla fiaba nasconde tra le sue forme e colori il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere e l’anelito a trovare quel Paradiso perduto dove tutto procede lentamente; luogo sicuro per eccellenza dove vivere cullati in uno stato di possibilità mistica.

Oppure nel momento della “Nuova progettualità” se nelle tappe precedenti a livello di “pancia” non si è ancora concluso il processo che dalla indifferenziazione porta alla individualità e alla successiva capacità di discriminazione e scelta.

STADIO 3: LABIRINTO o SPIRALE

Questo stadio segna l’inizio del processo di separazione che culminerà nella coscienza individualizzata.

Potrebbe essere associato alla parte attiva dell’archetipo dell’Orfano che si sveglia dallo stato di Beatitudine e si assume la responsabilità della sua crescita.

Qui la vita inizia ad acquistare significato comunicandoci la sensazione che qualcosa di importante è cominciato.

Per la Kellogg i Mandala di questo stadio presentano motivi a spirale, le linee sono curve e non c’è un centro ben definito.

Nel Mandala-Evolutivo© anche questa forma, come quelleriferite allo stadio della Beatitudine, può emergere nel nostro “Diario Mandalico” dopo il 2° passo (Mandala dell’Infanzia) durante la sedimentazione e la presa di coscienza del “senso” che guida la nostra vita.

Il puzzle della nostra infanzia improvvisamente si compone in un quadro dove ogni pezzo ha la sua giusta collocazione. Termina la fissità sul passato e sentiamo crescere l’energia e il desiderio di muoverci per creare e diventare.

STADIO 4: gli INIZI

Siamo pronti per partire, abbiamo fatto la nostra scelta e ci dirigiamo verso la realizzazione di noi stessi.

Come giovani esploratori ci avventuriamo per il mondo mettendoci al centro del nostro microcosmo con uno sguardo ancora rivolto indietro consapevoli però della nascita di qualcosa di nuovo.

Qui inizia ad albeggiare il senso del Sé e della propria unicità; nello stesso tempo forte è il richiamo al distacco dai nostri genitori originari per rivolgerci ai nostri genitori interni che avranno il compito di nutrirci e accompagnarci lungo la strada della nostra individuazione.

Le immagini di questo stadio presentano una ben definita figura centrale, rappresentazione di quella sana e fiduciosa “ego-centratura” da cui partire per il viaggio verso l’attuazione di sé.

Nel cammino del Mandala-Evolutivo© queste forme potrebbero emergere sempre dopo il 2° passo quando, avvenuta l’introiezione delle figure genitoriali trasformate, sentiamo crescere qualcosa di nuovo.

O anche dopo il passo delle “Risorse” quando il “piccolo seme2 che era al centro del disegno sviluppa l’energia necessaria per evolvere.

STADIO 5: il BERSAGLIO

Questo stadio è l’opposto di quello precedente, è il momento della frustrazione.

Ci sentiamo in balia degli altri, bersaglio di attenzioni sgradite. C’è un senso diffuso di malessere unito a sentimenti di rabbia che proiettiamo sugli altri per evitare di riconoscere la nostra vulnerabilità.

Perla Kellogg dalla prospettiva del “Bersaglio” il mondo ci sembra un luogo pericoloso.

Il compito di questo stadio è riappropriarci delle nostre proiezioni affrontandone la paura. Per fare questo abbiamo bisogno di una grande energia puntando sulle risorse e sulla nostra parte “luce” senza timore che l’Ombra la offuschi.

Le forme che emergono in questo punto della “Ruota2 ricordano le figure di un bersaglio. Cerchi concentrici che dal centro si allargano verso la periferia caratterizzati da colori spesso stridenti ad indicare il conflitto che ha bisogno di essere manifesto per poterlo trasformare.

Nel “Diario Mandalico” potremmo trovare questo stadio dopo il “mandala delle Polarità ce pur essendo parte integrante di noi e di ciò che ci circonda, ci mostrano la fragilità con cui dobbiamo fare i conti per essere interi.

STADIO 6: la LOTTA con il DRAGO

Questo stadio ci mette a confronto con i nostri demoni interiori. Siamo divisi a metà, la tensione degli opposti dentro di noi preme per trovare una risoluzione.

Passiamo da sentimenti di paura, rabbia, solitudine, tristezza a momenti di grande esaltazione ed eccitazione.

Dal punto di vista evolutivo, dice la Kellogg, possiamo paragonare questo passo al passaggio dall’adolescenza all’età adulta, o ad altri periodi analoghi di transizione, quando staccati dal vecchio mondo ma non ancora del tutto proiettati nel nuovo siamo in balia di forze che ci tirano da una parte e dall’altra.

I Mandala delle persone che attraversano questo stadio si distinguono per la divisione a metà del diagramma. A volte sopra la divisione in due metà appare un terzo oggetto. Spesso i Mandala della “Lotta contro il Drago” sono paesaggi con un sole che sorge al centro che rappresenta la rinascita dell’IO.

Nel nostro cammino di crescita del Mandala-Evolutivo© potrebbero comparire Mandala dello stadio 6 dopo i passo delle “Polarità” nel momento in cui prendiamo del tutto coscienza delle parti in gioco che si riuniscono in un unico disegno prima di passare verso la fase di integrazione.

Oppure potrebbero apparire dopo i passi della “Rabbia” e della “Paura” ove siamo chiamati, da una parte a vivere e ad attraversare la frustrazione delle nostre illusioni infrante sentendoci bersaglio di un mondo crudele sperimentando, dall’altra, la paura della nostra vulnerabilità.

 … segue nel prossimo post ….