Il Diario Mandalico e la “Grande Ruota delle Forme Mandala” (I parte)

“ Il Mandala è il centro, è l’espressione di tutte le vie, è la via verso l’individuazione” C.Jung

Nel cammino di conoscenza di Sé attraverso il Mandala-Evolutivo© un valido alleato nel nostro procedere è costituito dal “Diario Mandalico”.

Il “Diario Mandalico” è uno strumento di autocontenimento e autoesplorazione dove depositare ulteriore figure che possono emergere tra un “passo” e l’altro.

E’ molto importante che le forme affiorino senza giudizio accettando il loro apparire con mente e cuore e spirito aperti per poter cogliere il messaggio che si cela sotto di esse.

Ogni passo del Mandala-Evolutivo© ci avvicina al Sé, ciò che sta all’inizio della nostra vita psichica e ne costituisce la realizzazione, espressione indifferenziata di tutte le nostre possibilità.

L’avanzamento rappresentato dai vari “passi” spesso non si esaurisce nel diagramma relativo alla tematica esplorata nel momento, bensì ha bisogno di elaborare i simboli emersi in altre figure che completino e sedimentino la consapevolezza acquisita. Solo così il passaggio al passo successivo sarà un vero andare verso il nostro Sé.

Un aiuto per facilitare la lettura personale dei diagrammi del “Diario Mandalico” e nel comprendere il loro rapporto con il Sé, lo troviamo nella “Grande Ruota delle forme dei Mandala” messa a punto da Joan Kellogg, arteterapeuta americana una delle prime ad aver usato il Mandala come mezzo di crescita personale.

la grande ruota

Stadi archetipici della Grande Ruota (Joan Kellogg) tratta da Susanne Fincher “I Mandala” ed. Astrolabio

La “Grande Ruota” consiste in 12 Mandala archetipo che rispecchiano il “percorso a spirale dello sviluppo psicologico” e nel caso del Mandala-Evolutivo© forme simili a quelle indicate dalla Kellogg potrebbero emergere tra un passo e l’altro ed essere fonte di ulteriore consapevolezza.

Vediamo ora uno per uno i Mandala dei vari stadi della “Grande Ruota” con le possibili associazioni ai passi del Mandala-Evolutivo©.

STADIO 1: il VUOTO

Questo stadio può essere paragonabile al principio della creazione, alla divisione tra il buio e la luce e quindi all’inizio della dualità che caratterizza tutta l’esistenza umana.

Dal punto di vista della crescita personale può essere il momento dell’inizio in cui comincia la ricerca di armonizzazione degli opposti.

Graficamente, ha notato la Kellogg, i Mandala di questo stadio hanno tinte scure, sono poco strutturati con spazi lasciati senza colori.

Spesso sono Mandala che, nel percorso del Mandala-Evolutivo©, vengono disegnati dopo aver esplorato al “Forma” anche se questa è ricca e articolata. Sono il messaggio che il nostro inconscio ci sta mandando dell’inizio del viaggio, dove al di là dell’identificazione con linee e colori c’è la prima presa di consapevolezza di essere al principio della nostra crescita.

STADIO 2: BEATITUDINE

In questo stadio si vive l’esperienza dell’Innocente, un tutt’uno indifferenziato senza una netta percezione dei confini delll’Io. L’Innocente è la parte di noi che crede nella vita; è l’individuo “prima della caduta” che ricorda il mondo protetto dell’utero materno e che vuole riconquistare e vivere nel Paradiso Terrestre, ovunque esso sia.

I Mandala di questo stadio sono caratterizzati dall’assenza di una struttura precisa, possiamo trovare piccole forme quasi sparse a caso all’interno del diagramma. E’ ancora indefinito l’aspetto di un futuro sviluppo, si galleggia nelle infinite possibilità senza una mirata consapevolezza di cosa scegliere e quale direzione prendere.

Nel cammino del Mandala-Evolutivo© potremmo trovare questo stadio sia dopo il passo del “lì e allora”, il “Mandala dell’infanzia”, quando il diagramma associato alla fiaba nasconde tra le sue forme e colori il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere e l’anelito a trovare quel Paradiso perduto dove tutto procede lentamente; luogo sicuro per eccellenza dove vivere cullati in uno stato di possibilità mistica.

Oppure nel momento della “Nuova progettualità” se nelle tappe precedenti a livello di “pancia” non si è ancora concluso il processo che dalla indifferenziazione porta alla individualità e alla successiva capacità di discriminazione e scelta.

STADIO 3: LABIRINTO o SPIRALE

Questo stadio segna l’inizio del processo di separazione che culminerà nella coscienza individualizzata.

Potrebbe essere associato alla parte attiva dell’archetipo dell’Orfano che si sveglia dallo stato di Beatitudine e si assume la responsabilità della sua crescita.

Qui la vita inizia ad acquistare significato comunicandoci la sensazione che qualcosa di importante è cominciato.

Per la Kellogg i Mandala di questo stadio presentano motivi a spirale, le linee sono curve e non c’è un centro ben definito.

Nel Mandala-Evolutivo© anche questa forma, come quelleriferite allo stadio della Beatitudine, può emergere nel nostro “Diario Mandalico” dopo il 2° passo (Mandala dell’Infanzia) durante la sedimentazione e la presa di coscienza del “senso” che guida la nostra vita.

Il puzzle della nostra infanzia improvvisamente si compone in un quadro dove ogni pezzo ha la sua giusta collocazione. Termina la fissità sul passato e sentiamo crescere l’energia e il desiderio di muoverci per creare e diventare.

STADIO 4: gli INIZI

Siamo pronti per partire, abbiamo fatto la nostra scelta e ci dirigiamo verso la realizzazione di noi stessi.

Come giovani esploratori ci avventuriamo per il mondo mettendoci al centro del nostro microcosmo con uno sguardo ancora rivolto indietro consapevoli però della nascita di qualcosa di nuovo.

Qui inizia ad albeggiare il senso del Sé e della propria unicità; nello stesso tempo forte è il richiamo al distacco dai nostri genitori originari per rivolgerci ai nostri genitori interni che avranno il compito di nutrirci e accompagnarci lungo la strada della nostra individuazione.

Le immagini di questo stadio presentano una ben definita figura centrale, rappresentazione di quella sana e fiduciosa “ego-centratura” da cui partire per il viaggio verso l’attuazione di sé.

Nel cammino del Mandala-Evolutivo© queste forme potrebbero emergere sempre dopo il 2° passo quando, avvenuta l’introiezione delle figure genitoriali trasformate, sentiamo crescere qualcosa di nuovo.

O anche dopo il passo delle “Risorse” quando il “piccolo seme2 che era al centro del disegno sviluppa l’energia necessaria per evolvere.

STADIO 5: il BERSAGLIO

Questo stadio è l’opposto di quello precedente, è il momento della frustrazione.

Ci sentiamo in balia degli altri, bersaglio di attenzioni sgradite. C’è un senso diffuso di malessere unito a sentimenti di rabbia che proiettiamo sugli altri per evitare di riconoscere la nostra vulnerabilità.

Perla Kellogg dalla prospettiva del “Bersaglio” il mondo ci sembra un luogo pericoloso.

Il compito di questo stadio è riappropriarci delle nostre proiezioni affrontandone la paura. Per fare questo abbiamo bisogno di una grande energia puntando sulle risorse e sulla nostra parte “luce” senza timore che l’Ombra la offuschi.

Le forme che emergono in questo punto della “Ruota2 ricordano le figure di un bersaglio. Cerchi concentrici che dal centro si allargano verso la periferia caratterizzati da colori spesso stridenti ad indicare il conflitto che ha bisogno di essere manifesto per poterlo trasformare.

Nel “Diario Mandalico” potremmo trovare questo stadio dopo il “mandala delle Polarità ce pur essendo parte integrante di noi e di ciò che ci circonda, ci mostrano la fragilità con cui dobbiamo fare i conti per essere interi.

STADIO 6: la LOTTA con il DRAGO

Questo stadio ci mette a confronto con i nostri demoni interiori. Siamo divisi a metà, la tensione degli opposti dentro di noi preme per trovare una risoluzione.

Passiamo da sentimenti di paura, rabbia, solitudine, tristezza a momenti di grande esaltazione ed eccitazione.

Dal punto di vista evolutivo, dice la Kellogg, possiamo paragonare questo passo al passaggio dall’adolescenza all’età adulta, o ad altri periodi analoghi di transizione, quando staccati dal vecchio mondo ma non ancora del tutto proiettati nel nuovo siamo in balia di forze che ci tirano da una parte e dall’altra.

I Mandala delle persone che attraversano questo stadio si distinguono per la divisione a metà del diagramma. A volte sopra la divisione in due metà appare un terzo oggetto. Spesso i Mandala della “Lotta contro il Drago” sono paesaggi con un sole che sorge al centro che rappresenta la rinascita dell’IO.

Nel nostro cammino di crescita del Mandala-Evolutivo© potrebbero comparire Mandala dello stadio 6 dopo i passo delle “Polarità” nel momento in cui prendiamo del tutto coscienza delle parti in gioco che si riuniscono in un unico disegno prima di passare verso la fase di integrazione.

Oppure potrebbero apparire dopo i passi della “Rabbia” e della “Paura” ove siamo chiamati, da una parte a vivere e ad attraversare la frustrazione delle nostre illusioni infrante sentendoci bersaglio di un mondo crudele sperimentando, dall’altra, la paura della nostra vulnerabilità.

 … segue nel prossimo post ….